ROME, THE ETERNAL CITY, la mostra sui Musei Capitolini per la prima volta in Giappone

Dal 16 settembre al 10 dicembre 2023 a Tokyo e dal 5 gennaio al 10 marzo 2024 al Fukuoka Art Museum, saranno esposte, per la prima volta in Giappone, circa settanta opere tra sculture, dipinti, monete e litografie provenienti dai Musei Civici di Roma Capitale, che rappresentano la storia e l’arte di Roma, Città eterna, dall’epoca della fondazione fino all’età moderna.

La mostra nasce da un progetto scientifico a cura del Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce e di Masue Kato dell’Università Rikkyo di Tokyo, ed è frutto di una collaborazione tra Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e The Mainichi Newspapers, il Tokyo Metropolitan Art Museum, il Fukuoka Art Museum, organizzatori della mostra.

L’esposizione è stata ideata come un tour alla scoperta della bellezza bimillenaria della Città eterna. Partendo dal mito della fondazione si passa per l’epoca gloriosa dell’antica Roma e il periodo d’oro del Rinascimento e del Barocco, arrivando fino al XVII secolo e oltre, quando la città divenne la meta più ambita di molti artisti internazionali, luogo privilegiato del “Grand Tour”.

Come testimonianza simbolica dell’amicizia fra le due capitali, gemellate dal 1996, e dello storico rapporto tra i Musei Capitolini e il Giappone, saranno presentate per la prima volta nel Paese la statua della Venere Capitolina, icona della scultura classica (solo per la sede di Tokyo), e il San Giovanni Battista di Caravaggio, capolavoro della pittura moderna (solo per la sede di Fukuoka).

L’esposizione comprende alcune delle opere più significative delle collezioni capitoline: un esemplare in bronzo della celebre Lupa, simbolo della città, oggi esposta all’ingresso del Palazzo Senatorio e calchi in gesso, a grandezza naturale, dei frammenti della statua colossale dell’imperatore Costantino, la cui sola testa misura 1,8 metri. Entrambe le opere furono donate ai cittadini romani da Sisto IV nel 1471 e costituiscono parte del nucleo fondativo dei Musei Capitolini.

Esposta anche una significativa selezione di ritratti di imperatori romani della Collezione del cardinale Alessandro Albani, e ancora opere pittoriche della Pinacoteca Capitolina e del Museo di Roma di Palazzo Braschi, da Tintoretto e Caravaggio, fino agli artisti dell’Ottocento.

La storia dei Musei Capitolini - dalla donazione di Sisto IV al progetto di Michelangelo per la piazza e il complesso museale, all’incremento delle collezioni a opera di Clemente XII con l’acquisto della collezione Albani, fino all’istituzione della Pinacoteca per volontà di Benedetto XIV con le collezioni Sacchetti e Pio di Savoia - è ripercorsa attraverso opere esemplificative nelle varie sezioni della mostra.

Una sezione speciale è dedicata al rapporto esclusivo che nel corso dei secoli si è consolidato tra i Musei Capitolini e il Giappone: il 2023 è, infatti, il 150° anniversario dell’importante missione Iwakura – dal nome dell’ambasciatore che la presiedeva - inviata dal Governo di Meiji, negli Stati Uniti e in Europa, con l’intento di raccogliere informazioni sugli usi e le istituzioni dei Paesi occidentali. In Italia, l’ambasceria visitò Venezia, Firenze, Napoli e Roma, dove ebbe modo di ammirare i Musei Capitolini. L’esperienza influenzò molto la politica museale e l’educazione artistica del paese nipponico, tanto che nel 1876 fu istituita la Scuola tecnica di Belle Arti di Tokyo, prima scuola d’arte del Giappone.

La mostra rappresenta una preziosa occasione per i visitatori giapponesi di ammirare un’ampia selezione delle collezioni dei Musei Civici romani frequentati dai turisti di tutto il mondo.