L'Opera del mese - dicembre 2020

Dicembre 2020: Gerardo Dottori (Perugia 1884 – 1977) La Natività, 1930 Olio su tela, cm 62,5x47,5 Inv. AM 777

 

Gerardo Dottori (Perugia 1884 – 1977) La Natività, 1930 Olio su tela, cm 62,5x47,5 Inv. AM 777

Nell'intento di ammodernare tutti i settori della produzione artistica, i futuristi si impegnano anche nel rinnovamento della pittura di soggetto religioso. Nel Manifesto dell'arte sacra futurista del 1931, Marinetti e Fillia definiscono Gerardo Dottori "il primo futurista che rinnovò con originale intensità l'arte sacra". L'artista umbro rivisita infatti con un linguaggio del tutto innovativo i temi della tradizione cristiana: nella Natività - presentata a Roma in occasione della I Mostra Internazionale d'Arte Sacra del 1930 - la scomposizione dello spazio rimanda al lessico cubista, mentre i molteplici accenti dinamici sono intuizioni squisitamente futuriste.

I personaggi, collocati all'interno di un'esile capanna, sono investiti da un cono di luce spiovente dall'alto, le cui diagonali si innestano nelle linee curve che, replicandosi, descrivono sinteticamente il paesaggio sullo sfondo, caratterizzato da morbide colline, stralci di città e uno specchio d'acqua. Un ulteriore dinamismo luminoso si espande dai cerchi concentrici delle aureole verso lo spazio del cielo, suddiviso in elastiche campiture colorate di varie gradazioni di blu.

In questo suggestivo paesaggio notturno, che sembra rileggere Giotto e i "primitivi" alla luce della spiritualità novecentesca, confluiscono alcuni elementi caratteristici della pittura di Dottori, come la visione dall'alto, dettata dalle esperienze aeropittoriche, e il sentimento mistico e contemplativo, di memoria francescana, della Natura, in un incantato equilibrio fra tradizione e modernità.

 

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